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Visitare Pietrapertosa

Tra i borghi più belli d’Italia

Benvenuti a Pietrapertosa

Tra i borghi più belli d’Italia, Pietrapertosa offre ai suoi visitatori un’atmosfera unica, ricca di bellezza, dove storia, natura e tradizioni antiche si fondono. Numerosi sono gli edifici storici nel labirinto di vicoli che si intrecciano nel paese, dove la roccia scandisce l’intero borgo, sia per l’impressionante lavoro dell’uomo nei secoli, sia per la maestosità che la natura offre qui, conferendo unicità al paesaggio.

Tra i borghi più belli d’Italia

Benvenuti a Pietrapertosa

Tra i borghi più belli d’Italia, Pietrapertosa offre ai suoi visitatori un’atmosfera unica, ricca di bellezza, dove storia, natura e tradizioni antiche si fondono. Numerosi sono gli edifici storici nel labirinto di vicoli che si intrecciano nel paese, dove la roccia scandisce l’intero borgo, sia per l’impressionante lavoro dell’uomo nei secoli, sia per la maestosità che la natura offre qui, conferendo unicità al paesaggio.

Il Castello

il Castello Normanno-Svevo di Pietrapertosa si trova nel punto più alto della Valle del Basento, posizione grazie alla quale in passato aveva una funzione militare di avvistamento. Il suo sistema fortificato venne utilizzato prima dai saraceni e, in seguito, divenne una roccaforte Normanno Sveva. In perfetta armonia con la natura è raggiungibile attraverso un sistema di scalette scavate nella roccia dal quartiere dell’Arabatana, dove si trova il B&B “L’Arenaria”.

L’Arabata

Alle pendici del Castello Normanno Svevo si sviluppò il nucleo di prima formazione del centro abitato attuale di Pietrapertosa. Risalente al medioevo conserva ancora oggi, l’antico nome saraceno di Rabatana, nel dialetto locale “a Ravt” e oggi chiamata Arabata. Il nome risale ai dominatori arabi che guidati da Re Bomar, qui si insediarono nell’838 e ne fecero un fortilizio. Il B&B l’Arenaria nasce proprio all’interno delle loro abitazioni, che appaiono come fortezze, adattate all’andamento del terreno, tanto che, addossate alla roccia, la utilizzano come parete.

Chiesa di San Giacomo Maggiore (Chiesa Madre)

La Chiesa Madre di Pietrapertosa, di San Giacomo Maggiore è un’antica fortezza di epoca medievale che custodisce numerose tele e affreschi del 1600-1700 tra cui opere di Pietro Antonio Ferro e del Pietrafesa. L’organismo ecclesiastico, dedicato a S. Giacomo all’incirca nei secoli XI-XII, attualmente consta: della Chiesa, ad originario impianto basilicale paleo-cristiano, di un campanile di schema romanico postumo rispetto alla Chiesa, di una cripta sotterranea. Il complesso, anche se rimaneggiato, pare aver mantenuto le caratteristiche proprie di un monumento romanico. Per il medesimo si può ipotizzare, basandosi sul Racioppi, che, all’epoca del Longobardo Principato di Salerno, fosse una delle tre fortificazioni della cittadina. In seguito, al tempo dei Normanni, nei secoli XI-XII, la fortezza divenne Chiesa dedicata a S. Giacomo.

Convento e Chiesa di San Francesco

Costruito nel 1474 ad opera dei Frati Minori sui resti di un’antica fortezza romana, il Convento di San Francesco si sviluppa attorno ad un chiostro quadrato con al centro un pozzo. Sul lato ovest si può ammirare la Chiesa di San Francesco, a navata unica, all’interno del quale spiccano affreschi del Cinquecento eseguiti dall’artista Giovanni Luce da Eboli, che raffigurano storie del Nuovo Testamento e della vita di San Francesco.